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2022 - Galleria Letteraria: presentazione libri

Mercoledì, 13 Dicembre 2023

“SUGGESTIONI IN ALTA VAL VARAITA” di ALFREDO PHILIP

locandina Suggestioni alta VVaraita26 nov 

“Ma quale fu la scintilla che innescò nel mio cervello questa smodata passione per le fotografie? Probabilmente è più facile cercare la soluzione in un’immagine. Un quadro con fotografie scolorite dal sole, sovente di livello mediocre, erano considerate come dei santini. Quelle immagini sbiadite assumevano una valenza di collegamento tra le persone rimaste in paese e quelle che avevano dovuto fare scelte di vita più coraggiose.”

da "Suggestioni in Alta Val Varaita - 150 anni di immagini di una terra occitana" - edito da Fusta Editore, 2022

Un lavoro, iniziato nel 1976, che è il tentativo di raccontare la vita e le avventure della gente dell’Alta Val Varaita attraverso 150 immagini d’epoca. L’autore permette al lettore di “entrare” nella fotografia, andando ad analizzare più dettagli possibile e cercando nei cassetti della memoria aneddoti ed argute osservazioni. Leggendo questo libro si viene catapultati in un altro mondo, che è quello dove affondano le radici di Philip e che lui ha deciso di riscoprire, perché come scrive nella prefazione: “Se sas d’enté venes, sas enté vas” [Se sai da dove vieni, sai dove vai].

 

"I PASSI DELLA MEMORIA" di GIOVANNI MARTINI

i passi della memoria

 

“Il mondo è veramente grande, non finisce alla Levata dove sono andato per un anno per fare la quinta elementare, poiché a San Pietro c’era solo la quarta. Non finisce neppure a Caraglio dove era andato una sola volta, per portare al mercato un carretto di castagne secche. Ma quante cose dovrò ancora scoprire?”

da "I passi della memoria" di Giovanni Martini - edito da Primalpe, 2021

Il romanzo, che unisce al racconto le immagini dei luoghi custoditi nel cuore, è dedicato alla gente della Alpi, a chi fu costretto ad abbandonarle. Il viaggio di Petu tra le Alpi, la Costa Azzurra, la Camargue e le Alpilles riflette il destino di molti giovani che sono emigrati portando con sé i ricordi più cari.

  

"IL ROMANZO DI NARBONA" di FLAVIO MENARDI NOGUERA

nARBONA

 

Narbona; non aveva mai sentito questa parola. Castelmagno sì, in relazione ad un formaggio che si diceva fosse assai buono e ricercato dai buongustai ma che lei non aveva mai avuto occasione di assaggiare; Narbona no. Evidentemente faceva parte di quel comune il cui nome si associava alla sconosciuta leccornia ma anche, nella sua fantasia, a un castello antico e grande - “magno” appunto - collocata sopra una rocca difficilmente accessibile”.

da "Il romanzo di Narbona" di Flavio Menardi Noguera - edito da Nerosubianco, 2020

Il romanzo nasce da un lungo lavoro di ricerca storica sulla borgata di Narbona, insediamento tra i più audaci dell’intero arco alpino, esempio eccezionale di adattamento a condizioni di vita estreme. L’autore, con una scrittura calibrata e soffusa di contenuta malinconia, sviluppa il tema dell’abbandono degli antichi borghi riportando in vita luoghi, personaggi e vicende reali, con una piccola dose di fantasia comunque sempre ispirata alla realtà.

“ABEIO ABEIO” di DIEGO ANGHILANTE

Locandina presentazione Abeio Abeio


Il giovane Louren, stufo dell’università, lascia Torino per tornare al paese di montagna da dove provengono i suoi genitori. Vuole fare l’apicoltore, ma è totalmente privo di esperienza e come se non bastasse i pochi abitanti rimasti non fanno che mettergli i bastoni tra le ruote. L’epilogo sarà triste e tragico. In questo dramma Diego Anghilante si concentra sulla tematica del neo-ruralismo. Louren è quello che si dice un occitano di ritorno, uno dei tanti giovani che sempre più spesso scelgono la montagna per sottrarsi ad un futuro destinato al grigiore di una metropoli. Una scelta che però porta con sé anche molte difficoltà, spesso non descritte dai giornalisti che affrontano questi argomenti edulcorandoli all’inverosimile.

Anghilante opta dunque per una scelta controcorrente, per rappresentare “la dimensione universale della solitudine e dello scacco esistenziale, i meccanismi attraverso i quali la fertile mente di un giovane si smarrisce nei meandri oscuri della coscienza e il confine tra realtà diurna e vita onirica si fa incerto e labile”